Maratona ed amatori: un approccio scientifico
La scienza dell’allenamento del podista amatore (cioè non professionista) ha spesso vissuto sull’esperienza e sull’anedottica di chi si allena; inoltre, la ricerca di estrapolare i principi dell’allenamento dei professionisti ha portato a fare errori (andando incontro a sottoprestazioni ed infortuni) dovuti fondamentalmente al fatto che l’atleta amatore/master ha esigenze (in termini di stimoli allenanti) che non sono le stesse degli atleti di elevato livello. Nel 2011 è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Journal of Human Sports & Exercise” la ricerca di un autore italiano (Giovanni Tanda) che ha dato un enorme contributo alla conoscenza della preparazione della Maratona per i podisti amatori. Sostanzialmente lo scopo della ricerca è stato quello di quello di comprendere quali siano le caratteristiche dell’allenamento che vanno ad incidere sulla prestazione finale ed estrapolare, in base alle variabili più significative, il RMAR (Ritmo Maratona). Nel Documento scaricabile (link sotto) troverete la descrizione della ricerca e le considerazioni/applicazioni pratiche per perfezionale il proprio allenamento alla Maratona. Per scaricare invece il documento pubblicato l’anno scorso sui mezzi allenanti che riguardano la maratona potete andare ai documenti specifici (prima e seconda parte)
Nella ricerca si estrapola un’interessante formula per predirre il RMAR in base alle caratteristiche dell’allenamento degli ultime 9 settimane; nel link sotto potete trovare il foglio di calcolo corrispondente
Precisiamo comunque che quello di Tanda è uno Studio Osservazionale, cioè una ricerca in cui il ricercatore diventa “osservatore” del fenomeno ed interpreta i risultati al fine di avere indicazioni utili per l’allenamento. Diverso (e meglio) sarebbe stato se si fosse intrapresa la strada dello Studio Sperimentale (detto anche Studio Controllato Randomizzato), in maniera tale che fosse lo sperimentatore ad agire sulle variabili (Km settimanali, N° allenamenti, lunghezza dei Lunghi, ecc.), ma l’applicazione sarebbe stata eccessivamente complessa e difficilmente realizzabile allo stato pratico. Riteniamo comunque lo studio di Tanda una ricerca estremamente utile e realistica per gli amatori che vogliano ottimizzare la propria preparazione alla maratona.
Altri documenti dedicati ad altre distanze potete scaricarli ai link sottostanti
- Preparazione alla corsa in montagna (prima parte e seconda parte).
- La preparazione per le Gare brevi
- La preparazione per le Gare di 10-12 Km
Le considerazioni fatte sono valide esclusivamente per chi è dotato di idoneità agonistica all’atletica leggera!
Autore: Melli Luca, istruttore atletica leggera GS Toccalmatto (melsh76@libero.it)